


La cosa bella del tempo che passa, dopo una perdita, è che si attutiscono i ricordi più dolorosi e riaffiorano quelli più lontani e felici.
Queste vecchie fotografie ne sono l’essenza.
Un abbraccio e il mare che lui mi ha insegnato ad amare.
Sono passati 5 anni e sono grata di questi ricordi meno dolorosi.
Non avrei voluto che lui vivesse quest’anno ma sono certa che se ci fosse stato sarebbe stato fra i primi a farsi il vaccino.
Credeva nella scienza lui.
Non passa giorno che io non lo ringrazi per avermi insegnato che, se non capisco una cosa, la devo “aprire” “smontare” e poi rimetterla insieme.
È quello che faccio ogni giorno, non c’è sfida che non abbia provato a vincere.
Soprattutto ciò che è elettrico e tecnologico sono le mie sfide più toste. Difficilmente un apparecchio collegato alla corrente mi resiste.
Grazie papà.
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