
È il tempo della responsabilità.
Mancano meno di 15 giorni al Natale, dovremo tenere comportamenti prudenti ancor più di quanto stiamo già facendo. Insegnare anche ai ragazzi il rispetto per le persone più anziane e deboli e la responsabilità di comportarsi con il massimo rigore. Perché proprio loro, che non vedono con i loro occhi la malattia fra le persone della loto età, rischiano di sottovalutare il problema.
In questi giorni metteremo una ipoteca sui giorni in cui, molto probabilmente, incontreremo i nostri cari.
La responsabilità ci chiede di rinunciare alle cene e ai brindisi che eravamo soliti fare per scambiarci gli auguri con gli amici, alla “vasca” senza meta in città, alla scelta di chi vedere a Natale e a chi rinunciare per non mettere in pericolo noi stessi e gli altri.
La responsabilità ci chiede atteggiamenti virtuosi in un momento in cui ci sembra che essere in “Zona Gialla” equivalga ad un “liberi tutti”.
Molto dipende da noi perché nonostante gli spot della primula per la campagna vaccinale che ci appare come la favola della libertà, proprio di favola al momento si tratta perché, per la maggior parte delle persone, il vaccino (se arriverà) arriverà verso l’estate e in parte nel 2022.
Purtroppo dobbiamo proteggerci da soli.
Non mettiamoci a rischio e non mettiamo a rischio chi ci è più caro.
Proteggendo noi stessi proteggeremo anche gli altri e questa non è una favola ma solo un lasciare da parte l’egoismo.
Scusatemi questo post un po’ scontato è un po’ da “vecchia zia” ma mi sentivo di scriverlo qui, per voi che mi leggete, per voi che per la maggior parte state tenendo comportamenti ineccepibili e prudenti.
Ma se questo post, anche per una sola persona, sarà fonte di riflessione e rinuncia di qualcosa, non sarà stato scritto invano.
Comincia la discussione