Non ho mai amato l’estate. Mai.
Forse perché sono nata alla fine di settembre e la mia stagione è sicuramente l’autunno.
Forse perché il caldo mi toglie le forze e la voglia di fare qualunque cosa.
Sto male ancora di più quest’anno visto che il caldo sta picchiando duro come poche volte in passato.
Odio stare chiusa in casa perché fuori fa troppo caldo.
Odio sentirmi appiccicata di sudore ogni momento del giorno.
Odio sentire le gocce di sudore che cadono sul collo e sugli occhi facendoli bruciare quando sto stirando.
Odio, 5 minuti dopo la doccia, ricominciare a sudare nel fare il minimo movimento.
Odio che il giardino – che doveva essere la vera felicità estiva – sia secco, con fiori spenti, ed erba bruciata dal sole.
Odio le zanzare (inutili insetti) che paiono accanirsi su di me con furia inaudita.
Odio che quando devo comunque uscire risalire sull’auto sia come entrare in un forno crematorio.
Sono spaventata che tutta questa siccità possa far venire meno uno dei beni più preziosi della terra: l’acqua.
Ecco adesso sapete perché d’estate sono meno Social, meno simpatica, meno tutto.
Però sono una persona coerente.
Non mi sentirete lamentare del freddo e della pioggia, della sera che comincia con il buio alle 5 del pomeriggio, della nebbia in Valpadana, di guidare con la neve per strada, di indossare indumenti pesanti, dei collant sotto i pantaloni, dei piumini, dei capelli umidi di pioggia, del freddo per dare aria alla camera da letto il mattino.
Ecco io sono così. Adatta forse alla Norvegia o ai paesi del Nord.
Nata sicuramente nel posto sbagliato del globo.
Aspetto l’autunno paziente restando immobile in questa aria estiva che pare brodo caldo.
Aspetto la pioggia come animale assetato nel deserto.
Aspetto in questo mio lungo letargo estivo.
Aspetto.
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