L’educazione non fa rumore.

 

 

Ho constatato sempre più spesso nel quotidiano ma anche sui social che il mondo pare essere degli arroganti e di chi urla più forte.
Purtroppo è l’arroganza che vince sulla visibilità e le urla si fanno sentire più di qualunque silenzio.
Le persone ragionevoli, quelle che non amano disturbare, quelle che parlano con toni pacati paiono non esistere.
Invece io so che sono una maggioranza silenziosa, una maggioranza che ragiona, una maggioranza che rispetta gli altri e per questo non invade il territorio altrui, non urla più forte, non infastidisce chi gli sta vicino, non crea flame nei social, non offende, non fa valere le proprie ragioni sopra ogni cosa.
Vi faccio un esempio quotidiano: quante volte vi sarà capitato di avere un vicino in condominio o di casa che non vi rispetta, che fa rumore in orari in cui di solito occorrerebbe rispettare il silenzio, che ascolta la radio ad alto volume, che passa l’aspirapolvere alle 6 del mattino, che usa il phon di notte, che taglia l’erba alle due del pomeriggio o sempre in quell’ora deve carburare il motorino in garage sotto le vostre finestre, che fa abbaiare il cane fino a notte fonda, che sale sull’ascensore fumando o lo sporca con le scarpe infangate, che parcheggia la macchina davanti al vostro garage o mette l’auto in modo da impedirvi la manovra in cortile.
Ecco, se a questi individui oserete chiedere qualcosa, di spostare l’auto, di abbassare la radio, di rispettare certe fasce orarie vi guarderà come un ufo e farà l’offeso. Nella migliore delle ipotesi vi darà retta sbuffando e bofonchiando (fino alla prossima volta che gli parrà di fregarsene delle regole di buon vicinato) nella peggiore delle ipotesi vi urlerà dietro che lui/lei ha diritto di fare quello che vuole a casa sua e se non vi sta bene cambiate voi casa e andate ad abitare su un monte o in un’isola deserta o dove gli verrà in mente mandandovi quindi letteralmente a quel paese.
Così come sui social se proverete a dire ad uno – con garbo – che sta scrivendo sciocchezze, che non deve mettere certe immagini che possono offendere le persone, che non deve prendere in giro i grassi/magri/brutti/disabili ecc. che non dovrebbe bestemmiare, che sta facendo circolare una bufala, vi risponderà stizzito che lui è libero di scrivere quello che vuole e magari avrebbe pure ragione se non fosse che lo sta scrivendo sulla vostra bacheca di facebook o sul vostro  Instagram o in riposta ad un vostro tweet.
Ecco pare che il mondo sia degli arroganti dei prepotenti e dei menefreghisti.
E se su un social si può ignorare, bloccare, cancellare certe persone e certi commenti, purtroppo non si può fare altrettanto nella vita di tutti i giorni a casa, sull’autobus o in coda alle Poste.
La maggioranza silenziosa non facendo rumore è come se non esistesse, chi rispetta il prossimo e cerca di non infastidire gli altri non viene preso da esempio positivo, verrà schiacciato non appena oserà fare valere le proprie ragioni.
Il mondo pare essere degli arroganti, dei prepotenti, dei menefreghisti.
Naturalmente ci sono vari gradi di tolleranza, se il vicino sta dando una festa e non lo fa tutte le settimane credo sia normale accettare rumori, musica e schiamazzi, così come chi ha 6 figli che saltellano in casa non potrà lamentarsi con il vicino del piano di sotto se ascolta la musica classica a volume un po’ alto.
Non so cosa si può fare, non ho la ricetta. Io purtroppo non riesco a stare zitta, se qualcuno mi infastidisce oltre il limite (tutti noi in fondo anche inconsapevolmente possiamo infastidire qualcuno casualmente) spiego le mie ragioni.
Se mi va bene e incontro una persona ragionevole possiamo trovare un compromesso ma se incontro l’arrogante sembrerò io quella che è in torto, quella noiosa.
Invece io rivendico soltanto il mio diritto al rispetto, all’educazione, alla difesa del mio territorio personale e della mia libertà personale.
 
Io mi considero fortunata, nel mio quartiere abbiamo raggiunto regole di convivenza tacite che solo a volte vengono dimenticate, ma all’inizio ci è costato qualche discussione mettere dei paletti e dei limiti ai potenziali fastidi per la quiete pubblica.
In passato però ho vissuto in condomini dove l’educazione per alcuni era optional e vivo quotidianamente la maleducazione della gente in giro e sui social e posso ribadire chiaro e forte un concetto:
l’educazione è silenziosa, la maleducazione è rumorosa, per questo sembra che il mondo sia degli arroganti, dei prepotenti e dei menefreghisti.
Questo post è per dare voce al silenzio, per dare voce alla maggioranza silenziosa che ha uguali diritti di chi urla più forte.
Se sei nel giusto, fai valere le tue ragioni, l’educazione non fa rumore ma ha uguali diritti.
Foto Pixabay

 

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