Prevenzione e paura

 

 

In questi giorni mi sono sottoposta ad alcuni controlli fra cui la temuta mammografia.
Questo esame è entrato a far parte della mia vita quando ero ancora giovane perché diventata soggetto a  “rischio” in quanto mia madre è stata operata di tumore al seno. Operazione e relativa terapia andate decisamente a buon fine visto che sono passati 25 anni ed è ancora viva.
Devo confessare che faccio prevenzione su tutti i fronti: analisi del sangue, visite ginecologiche, pap-test, controllo dei nei, mammografia ed ecografie varie.
Parlando in questi giorni di questi esami di routine a cui mi sottopongo ho scoperto che molte persone non fanno prevenzione per paura, paura di un responso negativo.
Non ha veramente senso questa cosa, anzi direi che è un fenomeno preoccupante.
Anch’io ho paura ed essendo stata cresciuta da una persona con una alta dose di ipocondria la mia paura è a livelli piuttosto alti, ma non ha alcun senso non sottoporsi a visite per non incorrere in un referto negativo.
Prima degli esami mi autoconvinco che, anche se il responso dovesse essere infausto, affronterò comunque il percorso di cura come tanti hanno fatto e ce la metterò tutta per guarire, sotto sotto spero sempre che non ci sia nulla e quando esco con il mio responso negativo scritto nero su bianco, vado a festeggiare e per un po’ sono tranquilla e non ci penso più.
Invece chi non si sottopone ai controlli per paura mette in atto il classico atteggiamento da struzzo: nascondo la testa così non vedo nulla e non so nulla.
Soltanto che questo atteggiamento, anziché tranquillizzare, credo agiti ancora di più.
Io che mi sottopongo alla mammografia una volta all’anno ho, se non altro, la tranquillità di sapere che, anche se mi troveranno qualcosa, sarà comunque all’inizio e quindi curabile.
Vi ricordo che la percentuale di guarigione per un tumore al seno, scoperto precocemente, si avvicina al 100%.
Non controllarsi è come giocare alla roulette russa, se va bene non succede nulla, ma se va male la malattia potrebbe essere ad uno stadio avanzato e mettere a serio rischio la sopravvivenza.
Credo che ognuno di noi dovrebbe essere sensibilizzato alla prevenzione come i medici continuamente ci ricordano.
Non dimentichiamo poi che la prevenzione non è solo donna, anche gli uomini dopo una certa età devono sottoporsi alle visite per controllare lo stato della prostata e dei loro organi riproduttivi operazione, fra l’altro, ben più agevole del controllo degli organi riproduttivi della donna ma nonostante questo qualche uomo ridacchiando elude l’esame dicendo “Figurati se mi faccio palpare i testicoli e mettere un dito…..”
Sappiate che “quel dito” ha allungato la vita di mio padre di parecchi anni nel caso la cosa vi lasciasse ancora scettici.
Poi cari maschietti non ci provate nemmeno a dire una frase del genere in presenza delle vostre mamme, zie, sorelle, amiche che devono sottoporsi a visite ginecologiche non esattamente piacevoli a gambe all’aria per tutta la vita e senza parlare del periodo della gravidanza e del parto.
Quindi uomini o donne vi prego, fate prevenzione. 
Nel mio piccolo cercherò di ricordarvelo ogni volta che potrò.

 

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