Gli esperti di politica internazionale sui Social

Ieri non ho scritto sui tragici fatti di Bruxelles.
Sembra incredibile ma non è necessario commentare tutto e tutti.
Non sempre abbiamo la competenza per giudicare un avvenimento.
Non sempre quello che leggiamo è notizia corretta, occorre fare un po’ di scrematura prima di scrivere parole o condividere articoli.
Invece ieri lo sport nazionale era dire la propria e, se escludiamo alcuni che seguo molto volentieri perché sempre obiettivi e mai sopra le righe, ho visto grande approssimazione e letto parecchi commenti fuori luogo e inutilmente tragici o inutilmente spiritosi, soprattutto su twitter.
Tutti dovevano dire la propria.
Tutti dovevano commentare.
Molti a sbranarsi l’un l’altro come cani a contesa dell’osso.
Tutti razzisti o tutti musulmani, tutti strateghi Europei e Mondiali.
E chi non aveva nulla da dire ha fatto battute su Salvini.
Perché è di moda.
Come lo era far battute su Berlusconi.
Ecco questo è il nulla.
Questo è il brutto dei Social
Nessuna obiettività, nessuna moderazione, tanto bla bla inutile.
Però tutti “sul pezzo” con la bandiera e l’hashtag di preghiera e di pace.
Senza alzarsi dalla poltrona.

Ecco adesso ho detto la mia su quello che ho letto.
Quanto alla politica internazionale, al terrorismo e a tutto il resto aspetto che mi si schiariscano i pensieri. Farò qualche commento, forse, a mente più fredda e non sull’onda del l’emozione. 

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