Fiorello è vulcanico!

A Parma, nella magnifica cornice del Teatro Regio, finalmente lo spettacolo di Fiorello “L’Ora del Rosario”, i biglietti venduti in meno di 24 ore oltre un mese fa, per me è stata una vittoria riuscire a riservarmi posto in platea con il marito.
Seguo Fiorello da sempre e lui non è più il giovane re del Karaoke con il codino, come io non sono più la ragazza che guidava le moto, ma devo dire che, anche se apparteniamo alla stessa generazione, il tempo su di lui deve essersi fermato …
Fiorello ci ricorda infatti, ad inizio serata, che ha 55 anni ed è un gran figo, facendo svolazzare la sua fluente chioma alla faccia di quei coetanei che hanno salutato da tempo i capelli morenti.
Ed è proprio vero che è in forma,  il suo spettacolo è energia pura, l’incedere sicuro di chi non impara un copione ma costruisce la risata del pubblico in modo spontaneo e mai forzato.
Lo spettacolo è fluido, nessun vuoto, nessuna pausa imbarazzante, nessuna stanchezza, più di due ore di risate continue che mettono a dura prova le prostate ingrossate e le urgenze delle signore più avanti con l’età o delle donne incinte che devono fare pipì ogni mezz’ora.
Due ore in cui nemmeno una scontata battuta politica viene pronunciata, ma la comicità spazia nella capacità di Fiorello di vedere le caratteristiche umane, le consuetudini quotidiane, mostrando caricature musicali e cittadine.
Non a caso Fiorello, prima di ogni spettacolo, gira per le strade della città ospitante e carpisce le usanze, le stranezze, gli usi e le caratteristiche degli abitanti. Si immerge nel territorio e ne ridicolizza bonariamente i tratti.
Non dimentica inoltre l’orgoglio Italiano e un po’ di sano campanilismo (provate a googolare “Shakespeare era di Messina?”).
Dialogo e parti musicali intervallate con sapiente attenzione, con ingresso fluido dei componenti della sua band e del Trio vocale “I Gemelli di Guidonia” e un bellissimo tributo a Mina e Tony Renis.
Grazie quindi a nome di Paaaaaaarma  e, come direbbe un Parmigiano DOC, “Fiorello l’è bèl bombèn” ve lo dice una che ha avuto il permesso di salutarlo prima dello spettacolo e che di fronte ad un mito dello spettacolo la prima frase che le è venuta in mente è “Sei alto!” (Rido da sola).
Non si è negato ad una serie di selfie “Così scegli quello che ti piace di più tanto lo so che lo posti sui social” dove le sue espressioni mostrano la sua sicurezza personale, si esibisce infatti in pose e smorfie che sono la dissacrante presa in giro alla perfezione plasticata di certi selfie pubblicati.
Grazie Fiore per la bellissima serata, che ho voluto ricordare sul blog perchè nel mio salotto è bello raccontare agli amici il mondo dei social, ciò che mi rende triste, ma anche ciò che mi rende felice.
E ieri sera è stata la serata perfetta. Non mi scappava nemmeno la pipì.
Alla prossima.

 

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