


Fiorello ci ricorda infatti, ad inizio serata, che ha 55 anni ed è un gran figo, facendo svolazzare la sua fluente chioma alla faccia di quei coetanei che hanno salutato da tempo i capelli morenti.
Ed è proprio vero che è in forma, il suo spettacolo è energia pura, l’incedere sicuro di chi non impara un copione ma costruisce la risata del pubblico in modo spontaneo e mai forzato.
Lo spettacolo è fluido, nessun vuoto, nessuna pausa imbarazzante, nessuna stanchezza, più di due ore di risate continue che mettono a dura prova le prostate ingrossate e le urgenze delle signore più avanti con l’età o delle donne incinte che devono fare pipì ogni mezz’ora.
Due ore in cui nemmeno una scontata battuta politica viene pronunciata, ma la comicità spazia nella capacità di Fiorello di vedere le caratteristiche umane, le consuetudini quotidiane, mostrando caricature musicali e cittadine.
Non a caso Fiorello, prima di ogni spettacolo, gira per le strade della città ospitante e carpisce le usanze, le stranezze, gli usi e le caratteristiche degli abitanti. Si immerge nel territorio e ne ridicolizza bonariamente i tratti.
Non dimentica inoltre l’orgoglio Italiano e un po’ di sano campanilismo (provate a googolare “Shakespeare era di Messina?”).
Dialogo e parti musicali intervallate con sapiente attenzione, con ingresso fluido dei componenti della sua band e del Trio vocale “I Gemelli di Guidonia” e un bellissimo tributo a Mina e Tony Renis.



Grazie Fiore per la bellissima serata, che ho voluto ricordare sul blog perchè nel mio salotto è bello raccontare agli amici il mondo dei social, ciò che mi rende triste, ma anche ciò che mi rende felice.
E ieri sera è stata la serata perfetta. Non mi scappava nemmeno la pipì.
Alla prossima.
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