#Parigi, il terrorismo Social e io.

Foto dal sito web del Sole 24 ore
Non posso leggere quello che scrivete.
Non posso immaginarvi a combattere (a parole) quali esperti di terrorismo, quella che è una guerra mondiale seduti in poltrona.
Come me d’altronde.
Non posso scorrere su ogni bacheca di Facebook immagini del tweet di Gasparri che parte in aereo ad annientare l’ISIS in 24 ore
Non posso vedere il tweet riproposto mille volte della responsabile Nazionale della comunicazione del PD che fa propaganda cambiano i colori del logo del partito con i colori francesi. Marketing da quattro soldi.
Non posso vedere ancora una volta la copertina di Libero.
Non posso vedervi scrivere ancora una volta che non tutti i musulmani sono terroristi.
Non posso vedervi scrivere frasi buoniste su tutti i popoli schiacciati nel mondo, quando si guerreggia sui Social schiacciando e punendo il malcapitato di turno ogni giorno.
Non posso vedervi pregare per i morti francesi in pubblico come il fariseo nel tempio.
Non posso immaginare un mondo con le frontiere chiuse, dove guardare l’uomo diverso da me con sospetto e terrore.
Non posso pensare ogni volta che vedo un burqua al centro commerciale o su un autobus che sotto ci sia dell’esplosivo.
Non posso pensare che un cinema, una piazza piena di gente, uno stadio siano da evitare per pericolo attentati.
Non posso pensare di smettere di vivere per la paura.
Perché, se così è, siamo già morti.
Quindi penserò in silenzio quello che sento. Quello che provo in questo momento.
Mi convincerò che mi può accadere qualunque cosa anche stando in casa.
Ricorderò che un invasato integralista islamico cellula dell’ISlS potrebbe essere il mio vicino di casa anche se è italiano.
Cercherò di non vedere il nemico in chi non conosco.
Appoggerò chi darà sicurezza alla nazione perché chi viene per rapinare, stuprare, uccidere non lo possa più fare ma organizzi concretamente accoglienza per i disperati.
Cercherò di combattere per i nostri valori e perché nessuno mi possa far togliere i simboli della mia fede cristiana.
Cercherò di pensare positivo, perché altrimenti posso anche morire se devo vivere da morta.
Mi dispiace se ho scritto delle ovvietà. Ma il mondo dei Social è troppo rumoroso in questo momento. Ed è un rumore che sembra una esplosione.
Voi sparate pure. Io cerco di ripararmi.

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