La libertà di giudizio nei social

 

In questi giorni ho avuto modo di riflettere su quanto sia forte il giudizio delle persone sui social.
I social sono libertà, la possibilità di dire quello che pensiamo.
Vero.
Aggiungerei nel limite della decenza e del rispetto delle persone (purtroppo pratica disattesa da tanti).
I social sono libertà e quindi anche libertà di critica e di giudizio.
La libertà passa attraverso la critica e il giudizio degli altri.
Tutti critichiamo in base al nostro metro di giudizio.
Io stessa sto emettendo un giudizio in questo momento.
Per esercitare il mio diritto di libertà oggi emetto un giudizio e penso che le critiche su “chi fa cosa” che ho letto in questi giorni siano assurde.
Questa cosa che le persone vengano giudicate in base ai programmi televisivi che commentano mi lascia perplessa. Che metro di giudizio usate per valutare l’intelligenza?
Leggo di “spessore” di “stile di vita” di “basi” e penso che sia una visione distorta del luogo/social che porta a pensare che c’è un traguardo, una vittoria, un riscatto personale.
Io non credo sia così.
Veramente pensate che per mostrare la mia intelligenza e per dare una buona impressione di me dovrei mettermi a parlare di diritto del lavoro senza divagare con sciocchezze?
Mentre commento Sanremo, il Grande Fratello, Masterchef o XFactor posso essere giudicata senza “spessore”come sento dire da alcuni a chi commenta questi programmi televisivi? Spessore è invece twittare del film “la Grande Bellezza” solo perché ha vinto l’Oscar? Spessore è parlare continuamente di politica?
Ma veramente pensate che l’intelligenza si misuri leggendo i commenti al programma di Briatore che crede di essere un genio imprenditoriale? O ascoltando il disagio umano che apre o chiude le buste da Maria de Fililppi? Io rido guardando questo. Mi diverto. Scarico le tensioni della giornata.
I social sono la chiacchiera al bar, lo scorrere i quotidiani, il guardare il tiggi, il commentare ciò che si vede, lo scambio di battute.
Sapete cosa penso che facciamo davanti a certi programmi TV? Facciamo caricature.
Come se ci mettessimo con un foglio davanti a disegnare la realtà distorta e le caratteristiche buffe delle persone davanti a noi. E qualcuno è davvero bravo a fare queste caricature e a strapparci sorrisi.
I commenti sui programmi televisivi sono CARICATURE, il mostrare il lato ridicolo delle persone che per mestiere si espongono al giudizio del pubblico.
Tutto ciò che è nei limiti dell’educazione secondo me è concesso.
E se proprio vogliamo dare un giudizio consideriamo che non tutti sono pieni di contenuti, scrittori, umoristi, ma ognuno ha diritto di dire quello che pensa.
Libertà ricordate? Libertà quindi anche di scegliere chi seguire, di scegliere chi leggere e chi no.
Libertà è creare liste su twitter in cui inserire persone simili per contenuti da leggere quando mi va di sapere di politica, di informazione, di emozioni, di poesia, di satira.
Allora il mio giudizio è: relax, libertà di non aprire i social se la serata è a senso unico, libertà di rendere muto un hashtag per non leggere i commenti su quel programma televisivo, libertà di criticare chi giudica, libertà di giudicare.
E ho chiuso il cerchio.

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