Quello che trasmetto è unicamente la mia percezione delle dinamiche di twitter, non necessariamente da condividere. Ben vengano commenti e integrazioni al mio pensiero.
Retweet
Lo uso quando voglio condividere con la mia TL un pensiero, un link, un commento che ha attirato la mia attenzione.
Credo che questo sia l’uso corretto.
Volendo andare oltre, credo che il retweet sia un modo per segnalare ai miei follower persone da seguire, soprattutto se i retweet che faccio di queste persone non sono sporadici ma frequenti.
Per quanto mi riguarda sostituisce, anzi è più utile di un Follow Friday (#FF) pratica a mio parere un po’ superata.
Raramente condivido qualcosa che non mi piace ma che ha colpito, magari negativamente, la mia attenzione, in questo caso però commento il motivo per cui giro il tweet all’attenzione dei follower.
Credo che la maggior parte delle persone che seguo, utilizzi il retweet nello stesso modo.
La menzione ai retweet
Quello che invece volevo segnalare è una pratica che trovo antipatica ed è l’abitudine che i follower hanno a volte di commentare un retweet che faccio. Credo che sia un problema che molti hanno, per questo ne parlo.
Può capitare che io retwitti un tweet di un personaggio molto conosciuto, in questo caso molti, forse per attirare l’attenzione di quel personaggio, commentano il tweet, menzionando sia il personaggio conosciuto che me, e mi riferisco a menzioni banali non a commenti geniali…
In questo caso mi sento come il terzo incomodo che regge il moccolo, oppure il soggetto di tramite fra il nulla e il personaggio conosciuto “Hei tu, sono sua amico/amica mi rispondi?”
Non ho scritto io il tweet quindi il mio commento alla menzione è superfluo, spesso il soggetto che ha fatto il tweet non ha l’abitudine di rispondere, quindi mi ritrovo le menzioni intasate da qualcosa che non mi riguarda. Questo a volte mi fa riflettere se ritwittare o meno.
Esiste un modo quindi per evitare questo “disturbo” è sufficiente che il follower commentatore (se è in buona fede) scriva quello che gli pare, la libertà di farlo è sacrosanta, ma eviti di menzionare chi ha ritwittato. Semplice no?
Il molestatore del retweet
Ancor peggio è quando ritwitto un bel pensiero, una frase che fa riflettere, un tweet pieno di sentimento e arriva il follower rompiscatole a gamba tesa a fare un commento da troll. Se capita una volta è il caso, se capita spesso il tizio è un molestatore e fa la fine di tutti i molestatori…
Voi penserete che è un problema che non esiste, ma io lo trovo fastidioso, così come trovo inutile le notifiche di twitter a chi retwitta i retweet. Non mi interessa proprio chi retwitta tweet non miei.
Il retweet che chiama aiuto
A volte i retweet vengono utilizzati per mettere al corrente la propria TL di una discussione in corso, io considero questa pratica come spalancare le finestre quando due stanno litigando in un appartamento.
Un modo per attirare l’attenzione altrui e cercare appoggio.
Giudicate voi quanto sia giusto o sbagliato.
Il finto retweet
A volte qualcuno usa “cita il tweet” che non fa che virgolettare il tweet da retwittare e manda in TL i tweet così confezionato.
Ad un’occhio poco attento sembra un suo tweet e non un retweet.
Legittimo il dubbio: inesperto o volpe?
A voi il giudizio.
Stelline
L’uso della stellina è talmente varia e racchiude una serie di significati così diversi da essere di difficile codifica.
Vi dico quelle più importanti:
Mi piace
In questo caso, la stellina, riveste più o meno la stessa valenza del Like di Facebook, ti sto dicendo che mi piace quello che hai scritto. Lo condivido.
Mi piace ma non ritwitto
Ci sono persone che amano tenersi la TL pulita non ritwittano mai, oppure non ritwittano chi ha pochi followers, (pratica non proprio simpatica) in questo caso se hanno visto un tweet che meriterebbe il retweet lo stellinano. Per l’utente medio questo è un motivo di vanto, anche se un retweet sarebbe proprio un’altra cosa.
Ho letto
In questo caso la stellina sostituisce la spunta di WhatsApp. Ho visto quello che hai scritto ma non ho voglia di rispondere o la tua menzione non richiede risposta.
Direi che dobbiamo chiudere qui la conversazione
Dopo uno scambio di tweet c’è sempre un momento in cui uno dei due si stanca di continuare il “botta e risposta” la stellina è come un punto un “passo e chiudo”, a volte se la conversazione non è amabile diventa un “finiamola qui”
Io vi leggo ma non intervengo
In una conversazione a più utenti non si interviene attivamente ma si stellina per dimostrare che si sta leggendo e si condivide.
Schieramento
In una discussione animata o in un catfight stellinare uno dei due contendenti può significare apprezzamento per quello o quell’altro: ti spalleggio, non intervengo a fomentare ma sto con te.
Fate attenzione, in un recentissimo caso su facebook un iscritto di Parma è stato denunciato per diffamazione per aver cliccato like sul commento offensivo di uno dei due contendenti.
Lo trovo assurdo ma fa riflettere sul fatto che non tutto sui social è permesso.
Raccolgo i tweet migliori
Questo, a mio parere, dovrebbe essere l’uso corretto della stellina.
Leggo un tweet bello e lo metto da parte, per rileggerlo o per permettere a un utente che mi segue di vedere che cosa preferisco.
Questo comportamento, che probabilmente è il vero significato che Twitter voleva attribuire alla stellina, è utilizzato da pochi.
Io stessa non ho nei preferiti soltanto bei tweet, ma ne faccio un uso misto.
Come sempre aspetto i vostri commenti alla mia analisi, forse banale, ma di pratica quotidiana del mondo di Twitter.
Stellinatemi e retwittatemi mi raccomando!
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