I copioni del web

Dal web
Oggi ho scritto alcuni tweet sulla insana abitudine di taluni di copiare i tweet e sull’abitudine di altri di mettere alla berlina chi copia e addirittura di creare account appositi di “investigazione”.
Premetto che ognuno può fare quello che crede perché i social sono comunque all’insegna della libertà, ma anche i social hanno necessità del rispetto di quella che si chiama “netiquette”
Ora vi dico quello che penso sull’argomento.
Prima di tutto cominciamo dallo “Storify” che ho creato per unire i tweet che ho scritto oggi.
Da questo un po’ del mio pensiero vi è chiaro.
Per chiarire ancor meglio vi dico che, se uno ha bisogno di copiare tweet o post dalle bacheche di Facebook o aforismi vari senza citarne l’autore, è privo di fantasia propria e questo non depone a suo favore.
Gloriarsi di una cosa non propria è decisamente triste. È come rubare il premio ad un atleta e scappare via fingendo che sia proprio.
Ho visto un “copiatore seriale” vantarsi degli innumerevoli retweet pubblicando il tweet di congratulazioni di Favstar. Tristissimo.
L’unica attenuante che concedo è per i nuovi iscritti che spesso non sanno che diavolo scrivere e pensano che tutto sia legittimo. Ma dopo qualche giorno, magari avvisati da qualche volenteroso, dovrebbero smettere.
Se invece il copiatore continua a “rubare” frasi altrui, invece di citarle, allora va emarginato. Questo è il mio parere.
Se tutti facessero così, non avrebbero seguito e nemmeno alcun motivo di continuare sulla loro strada.
Credo inoltre che sia un preciso diritto di ognuno, se nota un proprio pensiero copiato, di avvisare il copiatore che è stato scoperto e di girare alla larga.
Quello che invece trovo inutile e controproducente è il far notare pubblicamente un tweet copiato e peggio ancora creare un apposito account di investigazione.
Vi spiego il perché.
Anch’io all’inizio ho avvisato un paio di persone che quel tweet non era farina del loro sacco, così come ho avvisato qualcuno di aver letto un loro tweet.
Poi ho capito che è inutile e addirittura controproducente.
Può capitare infatti che il menzionato di turno avesse un profilo di Twitter chiuso, ne abbia aperto un altro, oppure abbia aperto un profilo di Facebook in epoca successiva e abbia deciso di far confluire i tweet migliori (questa per esempio e una operazione che sto facendo io), in questo caso come si può risalire alla data originale del tweet e a chi è stato il primo a scriverlo se nel frattempo quel tweet è stato copiato e divulgato da un altro?
Chi ha copiato chi?
Si rischia di sbeffeggiate la persona sbagliata o di “difendere” un copiatore.
Capite bene che questa “caccia alle streghe” può rivelarsi un boomerang.
Quindi vi dico cosa faccio io, se noto un tweet copiato tengo d’occhio per un po’ il presunto copiatore. Se vedo che quello è il suo hobby preferito lo abbandono al suo destino, con o senza preavviso. Se questi personaggi li noto io, penso che li noteranno tutti. Quindi saranno solo dei “poveretti” che meritano solo di essere emarginati.
Se vedo che qualcuno copia un mio tweet gli dico (magari privatamente) di lasciare perdere e usare meglio la fantasia.
Concludo con un pensiero. Se qualcuno mi copia vorrà dire che ho scritto qualcosa di interessante, dovrei quindi esserne quasi contenta, ma in ogni caso non ho scoperto la penicillina.
Infine permettetemi invece un ringraziamento a coloro che ritwittano, condividono, citano e addirittura raccolgono i tweet migliori per farli girare nel web e dare il giusto risalto a coloro che li hanno scritti.
Sono la parte migliore.
 
Grazie se vorrete condividere ed eventualmente aggiungere il vostro parere alle mie elucubrazioni sul mondo dei social.

 

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