Sconfiggere la paura

                        
Se qualche anno fa mi avessero detto che sarei andata a casa della vicina, in aiuto per stanare un topino, oppure che avrei “affrontato” una biscia di prima mattina, avrei riso e dichiarato che mai è poi mai avrei potuto fare cose del genere.
Ne parlavo da cittadina.
Negli ultimi anni, ho fatto un lavoro importante su di me, cambiando alcune cose e affrontandone altre che non avrei pensato di essere in grado di affrontare, ansie e paure che mi accompagnavano da sempre e un modo di approcciare alcune persone, per me negative, che evitavo ed ho invece scoperto che posso gestire.
Allo stesso modo, cerco di applicare quello che ho imparato nel quotidiano.
Se una cosa mi fa paura, anziché fuggirla cerco di affrontarla.
É l’unico modo. Se non si fa così le paure diventeranno 100, 1000, 10000… e non ci resterà che non uscire più di casa. O forse nemmeno la casa sarà più sicura.
Così cerco di gestire le paure e fino ad ora vedo che sta funzionando. É una battaglia che combatto con i miei fantasmi e per lo più ne esco vittoriosa.
Quindi, tornando all’ispirazione di questo post, vivendo in campagna mi sono abituata a convivere con alcune bestiole che in città certo non mi capitava di incontrare. Se posso ci convivo, quando occorre elimino.
Alla fine il grido é (immaginate Frankenstein junior) “SI PUÒ FARE!”

Meditate gente meditate. Non è mai troppo tardi per lavorare su di voi, dopo un primo momento di smarrimento troverete in voi risorse illimitate e la soddisfazione ad ogni battaglia vinta sarà impagabile.
La parola “impossibile” uscirà sempre più spesso dal vostro frasario quotidiano.

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