![]() |
Anne Geddes |
Ho un progetto in mente, qualcosa che vorrei scrivere e che potrebbe prendere corpo o forse no, ma inizia così:
Sei immersa in un liquido, caldo e confortevole, fluttui leggera e non hai pensieri (oppure si) ma qualunque cosa ti sfiora appena, in quell’ambiente protetto non puoi che desiderare restare per sempre. Per sempre.
Invece arriva quel giorno in cui devi nascere. E’ previsto. O lo fai da sola o ti tirano fuori.
Spesso quel passaggio è durissimo, non ce la fai, hai quel morbido tubo che ti dava cibo che è avvolto intorno al collo, forse dentro a quel liquido facevi capriole per la felicità e hai esagerato.
Quel passaggio per uscire è stretto, ti senti schiacciare, tirare, afferrare da tentacoli invadenti.
All’improvviso non solo non sei più in un liquido, sei in un ambiente rumoroso, troppo illuminato, troppo tutto e non respiri più.
Si, ecco, adesso devi far entrare l’aria, non sai che devi farlo ma lo fai perché devi in qualche modo sopravvivere.
Istinto.
E’ la prima conoscenza dell’istinto che ti accompagnerà per tutta la vita ma al quale spesso non darai retta.
Invece adesso la tua mente è pulita, priva di condizionamenti e quindi l’istinto lo usi, eccome se lo usi e fai entrare aria nei polmoni.
Quella miscela di gas e vapori che costituisce l’atmosfera della terra e della quale ignoravi l’esistenza e di cui avrai bisogno per tutta la vita, ti entra a forza negli alveoli e li allarga all’improvviso, li gonfia come palloncini, ed è doloroso, ancora doloroso, e piangi. Certo che piangi e non capisci perché il tuo pianto che è pura disperazione, faccia così felici le persone che stanno li attorno. Assurdo. Se ti fosse possibile ricordare quei momenti di certo penseresti di essere capitata in un mondo a rovescio.
Tu piangi e gli altri sorridono felici, e quelle urla che sentivi in sottofondo si placano all’improvviso.
Ti maneggiano e ti strofinano e poi finalmente ti riportano a quella che era il tuo contenitore, finalmente.
Da quel momento è tutto diverso. E’ tutto cambiato.
Non sei più un’appendice di qualcosa. Sei un’entità separata, devi fare cose per vivere. Tutto ciò che era pace e conforto è finito. Passerai ogni ora ogni minuto a ricercarlo quel conforto, ma sarà sempre più raro, più difficile.
E’ iniziata la vita.
Comincia la discussione