Vi dico cosa penso della proroga dell’IMU facendo mie le parole di un commercialista che stimo.
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IMU – LA SOSPENSIONE BARZELLETTA– Barzelletta perché di fatto ininfluente ai fini del gettito. -
– Barzelletta perché le teste pensanti (??) che hanno partorito questa …….ta non hannoevidentemente mai fatto una dichiarazione in vita loro (del resto, il Parlamento Italiano contiene anche (soprattutto ?) gente che nella propria vita non ha mai lavorato un’ora, è di tutta evidenza.
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– Barzelletta perché per poter gestire il tutto ci sarà bisogno di nuovi software (maggiori costi)
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– Barzelletta perché il tempo per fare il tutto, controllare, stampare le deleghe, consegnarle alcliente (e magari, quasi certamente, tornare a rifare tutto a settembre) è triplicato rispetto alladichiarazione “normale”, e quindi ulteriori maggiori costi.
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– Barzelletta perché è una barzelletta (quelli che si stracciavano le vesti in campagna elettorale e tuonavano che avrebbero restituito l’imu dello scorso anno !!!!, sono tutti morti (per la vergogna) o colpiti da mutismo).
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– Ridiamo a questa barzelletta… per non piangere.Il C.d.M. confermato la sospensione dell’acconto dell’IMU di giugno (il 17.06) per:– abitazioni principali, terreni e fabbricati agricoli.Per effetto delle nuove disposizioni contenute nel DL n. 54/2013, quindi, nel mese di giugno dovranno versare l’IMU :– le case di lusso, le seconde case, i negozi ed i capannoniIn riferimento, invece, agli immobili ammessi alla sospensione, viene stabilito che entro il 31.08.2013 il Governo procederà ad una revisione dell’imposta e in caso di mancata realizzazione delle modifiche normative programmate (tra cui accorpamento della TARES e deducibilità dell’imposta dall’IRES sui capannoni), i contribuenti dovranno versare l’importo dovuto a titolo di IMU secondo le “vecchie” (ed attuali) regole entro il prossimo 15.09.2013.Personalmente (spero di sbagliarmi) sono molto scettico sulla circostanza che il governo riesca in due mesi a mettere mano alla tragedia (tragedia perché nessuna persona di buon senso, in questo particolare momento economico può pensare ragionevole un’imposta che (su capannoni e negozi) di fatto è la vecchia ICI moltiplicata da 2 a 3 volte.Il grave è che se non ci vuole riuscire, le due scadenze (acconto e saldo) sono talmente vicine da generare in molti casi un grosso problema per i contribuenti, che nel frattempo avranno a che confrontarsi con l’obbligo di versamento della TARES (la nuova tassa rifiuti) che, nella migliore delle ipotesi sarà un’altra insopportabile mazzata.Ma tant’è. Solo per fare un esempio. Abbiamo una legge elettore definita “porcellum” (un nome che già parla da solo), e di governicchio in governicchio, non hanno ancora voluto fare una riforma seria.Povera ITALIA !
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