Guardando da fuori… gli amanti…

Pranzo domenicale al ristorante io e marito.
Ci troviamo, nostro malgrado, seduti vicini ad un altro tavolo da due.
Tavolo che che viene occupato da una coppia: lui 65enne distinto, ben vestito, Rolex yacht master al polso, chiavi di una Porche Cayenne appoggiate sul tavolo con l’iPhone.
Lei 45enne mediocre, capello corto, poco gusto nel vestire, (perdonate il pettegolezzo da donna) fascino vicino allo zero.
Inevitabilmente siamo costretti ad ascoltare i loro discorsi così come loro immagino i nostri.
Presto capiamo che, quello che abbiamo accanto, é una scena da film e come tutte le donne, non mi faccio scappare l’occasione di farmi una padellata di cacchi altrui. Anche perché non avrei potuto fare altro vista la vicinanza.
Riassumo in breve: lui é evidentemente sposato e ha due figli, a loro volta, sposati, vive ancora in casa con la moglie dalla quale é in fase di pseudo separazione (forse). Lei é evidentemente l’amante. (Segretaria?)
Si capisce che hanno fatto un centinaio di chilometri per venire a pranzo in questo ristorante, lui invita lei a mangiare i nostri piatti tipici (salame e prosciutto) e non quello che possono mangiare anche a casa loro.
Ad un certo punto lui risponde a una telefonata: l’amico Pino che gli chiede a prestito una macchina, lui per dribblare gli spiega che ha dovuto dare una macchina alla moglie che deve andare non si sa dove…
Fine della telefonata, lei (già sulle difensive) si accerta che non sia vero che lui ha dato la sua macchina alla moglie. Lui la rassicura, guarda delle foto sull’iphone e ne mostra una a lei …
A questo punto lei si inalbera, non vuole che lui tenga sue fotografie sul telefono, perché dice “le nuore che non la possono vedere hanno gioco per criticarla” da qui inizia un monologo ripetitivo in cui lei chiede ossessivamente la cancellazione di queste foto rinvangando critiche ricevute ed elucubrazioni su quanto la famiglia di lui le sia ostile ecc. ecc.
Lui non parla e guarda nel vuoto oltre la finestra, dalla parte opposta a quella dove siamo posizionati noi, forse vergognandosi un po’ per la indesiderata intimità.
Lei non molla. Va avanti tra una portata e l’altra riuscendo anche a rompere un bicchiere mentre gli restituisce il telefono.
Dopo il secondo lui riesce finalmente a prendere la parola e cerca di spiegare inutilmente a lei che cancellerà le foto quando sarà a casa, che non lo può fare subito. Ma a lei questa spiegazione non basta.
Lui comincia ad alterarsi e le dice che la porterà a casa e poi se ne andrà invece di fermarsi a dormire (evidentemente la domenica é dell’amante) lei lo minaccia che se farà così non lo vorrà più vedere ed altre facezie del genere.
Non proseguo oltre, il senso é chiaro.
Io è il marito non smettiamo di ridere e scambiarci commenti esilaranti sottovoce.
Arriviamo ad articolare una azione d’aiuto, vorremmo lasciare a lui un “pizzino” nella tasca della giacca o infilato nel tergi del Cayenne con scritto: “Da retta, lascia anche questa, trovatene un’altra” .
Marito mi stoppa, dice che non faremmo che fomentare la rivolta facendo rischiare l’incidente al ritorno. Peccato, io mi divertivo troppo.
Insomma la morale é che, indipendentemente dalle ragioni di lui e di lei, a volte le persone si cacciano in situazioni dove si cade dalla padella alla brace, e che farsi un’altra vita, implica che non si tenga a lungo i piedi in due scarpe. Inoltre il ruolo dell’amante é scomodo, ma se una fa l’amante deve anche sapere a cosa va incontro e si prende il pacchetto completo, ex moglie, figli di lui e nuore…
Se deve fare la “moglie bis” non avrà vita lunga. E lo dico da donna.
Insomma, visto da fuori é facile parlare, ma visto da dentro a volte non si ha la lucidità necessaria per gestire le situazioni.
Donne amanti, sappiate che conquistare l’uomo di un’altra richiede pazienza e strategia. É scegliere la strada più complicata per vivere felice con un uomo (che già é un’impresa non facile sempre). É scegliere una persona combattuta e lacerata fra sentimenti e affetti passati che a volte non gli lasceranno scampo. É sapere quando farsi da parte col cuore lacerato sperando che venga il proprio momento, é arrivare spesso seconda, é non cadere nel pensiero di possedere l’uomo per intero ma rassegnarsi a dividerlo sempre. É mettersi nei panni di una moglie tradita che afferrerà con le mani e i denti tutti i diritti che le spetteranno senza alcun sconto.
É partire perdente.
Io non ho mai scelto di essere “l’amante” perché é una vita troppo dura e spesso non vale il gioco.

Grazie agli sconosciuti vicini di tavolo per l’inaspettata telenovela che, presumo, avrà anche sviluppi futuri e non so quanto positivi… aimé.

 

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