Tweet propositi 2013

Dal Web

Intanto BuonAnno a voi.

Sarò la 25millesima persona che vi fa questo augurio ma serve per introdurre l’argomento di oggi, ovvero cosa NON fare su Twitter nel 2013, buoni propositi per iniziare bene l’anno nuovo.  

Non mi invento niente di nuovo, sono certa che ognuno di voi si è fatto una personale scaletta da seguire nel quotidiano per non cadere nei soliti errori. Quello che leggerete altro non é che la raccolta, in ordine sparso, dei lamenti che ho letto nel 2012 nei tweet e che riporto affinché ne facciamo, tutti quanti, buon uso. 
Non parlare solo di politica:
con le elezioni imminenti il desiderio é grande, indipendentemente dallo schieramento personale, ma occorre sforzarci ad intercalare i tweet politici con del sano umorismo (non politico altrimenti non vale).
Non pubblicare foto direttamente da  instagram:
non é più compatibile con Twitter e per certe app le foto non si aprono proprio. Fare lo sforzo del doppio passaggio é auspicabile, se scoccia,  meglio non pubblicale proprio … le foto.
Non contare continuamente i followers:
10 in più o 10 in meno non devono alzare o abbassare l’autostima come se fosse lo Spread. Autostima é stimare se stessi, da soli, non ricorrendo al pallottoliere.
Non cadere nel gregge:
intendo il ripetere ossessivamente la stessa cosa che ripetono tutti, tipo buon anno, buone vacanze, buona Pasqua, felice carnevale, buon pomeriggio,  buongiorno e buonanotte, molti ignoreranno mentre i più gentili risponderanno ma sai che palle ….
Non far girare le bufale:
leggendo la fatidica frase “condividi” prima di ritwittare occorre nell’ordine: connettere il cervello, aprire il browser su google (o altro motore di ricerca) copia/incollare il tweet o solo parte di esso e aggiungere la parola bufala o hoax … si aprirà un mondo e potrà essere verificato che,  9 volte su 10, girando il messaggio si sarebbe scivolati nel “girone” degli stolti, automaticamente  e senza passare dal via.
Evitare certe immagini ripetitive:
Fatte salve le pic degli utenti, che giustamente scelgono in assoluta libertà ciò che vogliono mostrare agli altri, occorrerebbe limitare alcuni soggetti fotografici ripetitivo/ossessivo e cito ad esempio:
i piedi: con l’arrivo della bella stagione sarà inevitabile essere presi dalla smania di fotografarsi le estremità soprattutto per chi é esente da alluce valgo e ha il pedicure fatto di fresco con quel bellissimo smalto all’ultima moda ma, tolti i feticisti, agli altri dei nostri piedi non interessa poi un gran ché;
parti anatomiche estrapolate da un contesto normale e complessivo soprattutto se, passeggiando per la pubblica via, di solito stanno coperte;
fotografarsi in ogni specchio o vetrina, i cellulari ormai odiano la funzione “reverse” dell’obiettivo.
Non elemosinare followers:
credo che più di tutte questa sia una pratica da abbandonare. Se il tempo passato a supplicare vip e tweetstar fosse passato a comporre tweet simpatici i followers arriverebbero da soli. Nessuno ama seguire chi non ha nulla da dire se non “seguimi ti seguo”
Nemmeno il follow/defollow compulsivo porta da qualche parte. Seguire qualcuno per molti utenti significa trovare qualcosa di interessante da leggere e spesso non é una cosa immediata. Diamoci pace. Seguiamo solo chi ci piace leggere indipendentemente dall’essere ricambiati.
Evitare lo schieramento nei litigi:
trattenersi non é facile, ma non difendiamo tizio o caio che sono in preda alla rabbia aizzando la rivolta o sparlando del l’uno o dell’altro solo per farci notare dal Davide o dal Golia del momento. Un “flame” si spegnerà più in fretta se nessuno soffierà sul fuoco.
Evitare la maleducazione:
Non diciamo in un tweet quello che non diremmo in una stanza piena di gente o in casa nostra. L’essere anonimi non giustifica la maleducazione. Mai.
Non abusare dei DM:
se qualcuno ci segue lo fa per i nostri  tweet pubblici, non per conversare con noi in privato. Limitiamo sporadicamente il ricorso ai messaggi privati. 

Sapete anche voi che ci sono altre cose da rilevare ma credo che, come proposito iniziale sia sufficiente, se lo seguiamo tutti Twitter potrebbe essere più piacevole.
Detto questo a voi la parola, se vi va.

  

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