MERCANTE
Dopo questa notte, sola e muta,
passata all’ombra del rancore
osservo le dita grigie dell’alba
che cercano invano
di afferrare le stelle morenti…
e seguendo il suono sordo
di questo cieco amore,
invento una voce nuova
per credermi diversa
e più tardi…certo…
raccattando brandelli
di un coraggio che non ho
venderò i tuoi occhi
a un mercante di sogni…
…per asciugare i miei.
Nota: ho scritto questa poesia molti anni fa, credo sia la dimostrazione che “solari” non si nasce… ma si può diventare.
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