Mi sono chiesta se Twitter è vita reale oppure no e oggi provo a darmi una risposta.
Ogni tanto leggo su Twitter, di solito nel corso di qualche discussione animata, “ma fatti una vita”, come se il tempo passato su twitter non fosse vita.
In effetti dal punto di vista tecnico Twitter è un mondo virtuale.
Non è però un video gioco.
Non è composto “salvo alcune eccezioni” da computer, ma è composto da menti reali di persone.
Persone che condividono con altra gente i propri pensieri, le canzoni preferite, notizie che leggono e altro.
Quindi se twitter è composto da persone reali, quello che queste persone fanno mentre sono collegate, siano commenti, frasi ironiche, scambio di pareri o altro è vita.
E’ senza ombra di dubbio vita.
Vita che, anche senza twitter, magari qualcuno passerebbe comunque davanti ad un computer.
Quando siamo al telefono, non stiamo forse vivendo, anche se il nostro interlocutore non lo vediamo?
Certo che stiamo vivendo, nessuno potrebbe negarlo.
Ora qualcuno mi dirà, ma su twitter ci sono personaggi che indossano una maschera, che fingono, che non sono loro stessi.
Vero.
Qualcuno di voi pensa veramente che nella “vita reale” non ci siano persone così?
L’unica differenza è che nel quotidiano di solito vediamo la vera faccia e non un avatar ma poi, cosa cambia. Come facciamo a sapere che la persona che abbiamo incontrato ci sta dicendo la verità o forse un soggetto che fa della menzogna il proprio sport preferito?
Io penso che chiunque su twitter può reggere il gioco per un po’, ma sotto sotto, quando è un po’ più rilassato o quando è arrabbiato, la sua vera natura venga fuori.
Quindi giungo alla conclusione che Twitter è vita, è una parte della nostra vita, è come se prendessimo un caffè in un bar pieno di gente sconosciuta e scambiassimo due parole.
Così, come frequentando sempre lo stesso bar, alla fine ci parrà di conoscere le persone con le quali scambiamo più frequentemente un saluto e un parere.
Di qui il pensiero che, quelli che si sono creati un’immagine falsa, che cercano di essere diversi, molto diversi da quello che sono nella loro “vita reale”, a mio parere sono persone che fingono che quello che dicono sui twitter non sia realtà e in questo modo cerchino una giustificazione al proprio comportamento magari non troppo ortodosso.
Mi spiace deluderli, non è così. Stanno vivendo e triando fuori una parte che in quella che loro chiamano “vita reale” non mostrerebbero. Ma questo lato di loro, aimè è presente anche nella loro bella vita reale ed è una bomba a mano pronta ad esplodere se non trovassero più il loro sfogo nei tweet.
Così come ho scoperto persone i cui pensieri sono poesia pura e questi, forse in un lavoro banale, in una vita mediocre, oppure in una attività quotidiana frenetica e dove devono sempre dimostrare di essere all’altezza, la poesia non trova posto e non riescono ad esprimerla.
Solo noi che li seguiamo su twitter potremo dire “io l’ho visto dentro”.
Ed è meraviglioso.
Fino a poco tempo fa, quando ero nel pieno della mia attività professionale, non so se avrei trovato il tempo di twittare, ma ora che i miei ritmi di vita sono più umani, continuerò a twittare e a leggere i vostri tweet con vero piacere, consapevole di vedere una parte di voi che magari riservate alla sintesi di 140 caratteri.
Sceglierò quelli di voi che mi fanno stare meglio, mi fanno divertire, e che vorrei incontrare ogni tanto durante i miei giorni per scambiare due parole.
Vi assicuro che mentre faccio questo, mentre vi leggo, mentre scrivo utilizzando il meglio del dono della sintesi per esprimere i miei concetti, sto vivendo.
E anche voi.
(Post ispirato da una conversazione con @io-PINCOPALLINO)
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