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(Immagine dal sito di Paolo Attivissimo) |
Ieri ho letto un articolo di Davide Morante (@MoranteDavide) su Parmanews che potete leggere integralmente qui : Quando le bufale corrono in rete e ho apprezzato che ogni tanto qualcuno sottoponga all’attenzione pubblica questa piaga del web che mi fa “imbufalire” moltissimo.
Premetto che può capitare a tutti di cadere in queste trappole del web, perché a volte sono fatte così bene che ci sono cadute anche testate giornalistiche che hanno pubblicato la falsa news, quindi se vi è capitato, non sentitevi gli sciocchi di turno ma ponete le basi per non cascarci in futuro.
Credo che sia fondamentale per una persona pensante – perché ovviamente esistono anche gli stupidi che recidivano, ma sono certa che nella mia cerchia di conoscenze ce ne sono veramente pochi – controllare qualunque notizia prima di divulgarla. Purtroppo la velocità con cui le notizie di qualunque genere corrono in rete è talmente alta che un click sbagliato si può trasformare in un inesauribile circuito a forma di boomerang che prima o poi tornerà di nuovo a noi modificato e stravolto.
Ogni volta che leggo una news che non è corredata dalla fonte e che non riesco a verificare personalmente, non la divulgo. Mai. Ogni volta che leggo un pezzo che mi pare interessante e che altri dovrebbero conoscere lo verifico sempre, a volte credete basta davvero così poco. Basta inserire due o tre parole chiave nella stringa di ricerca di Google aggiungendo la parola “bufala?” o “Hoax” (scherzo in inglese) e facilmente troveremo che l’origine della notizia è falsa e che sarebbe bene non farla girare.
Le Catene di S.Antonio sono sempre esistite, viaggiavano sotto forma di buste anonime lasciate nelle cassette della posta con le minacce più tremende se non provvedevate ad inviare un numero imprecisato di copie della lettera ai vostri amici e conoscenti. Io non l’ho mai fatto ma sono certa che qualcuno lo faceva e alimentava questa schifosa abitudine, ma almeno le notizie viaggiavano lente, molto lente, vista la flemma postale.
Ci sono “bufale”quasi innocue, tipo quelle che girano con falsi virus che vi faranno scoppiare l’hard disk del pc con un click sulla mail infetta, oppure diffonderanno la vostra foto nuda a tutto il mondo mentre in alcuni casi, purtroppo, l’informazione di turno non è così inoffensiva.
Quello che mi spaventa infatti è che chiunque si può alzare un mattino e far girare una falsa notizia che subito verrà ritwittata, inviata via mail, pubblicata su Facebook da migliaia di persone.
E quello che mi atterrisce è che questa notizia potrebbe contenere la più infamante menzogna che con un click la persona citata sarà distrutta.
Provate a pensare, se avete mai fatto girare una notizia corredata di nome e cognome, di un pericoloso pedofilo di cui non bisogna accettare l’amicizia su facebook, provate a pensare che una ex fidanzata o un ex amico per farvi uno scherzo avesse usato il VOSTRO nome e cognome. Come vi sentireste? Oppure che venisse fatto girare il VOSTRO nome e il vostro numero di cellulare collegato ad attività di natura sessuale poco limpide. Solo questo non vi basta per fermarvi un attimo prima di girare una notizia?
Ci sono poi quelle catene che partono da una vera notizia, tipo cagnolini abbandonati da adottare o la ricerca di un gruppo sanguigno raro per salvare il bambino di turno. Anche queste vanno verificate e non inviate al mondo sull’onda dell’emozione. Infatti ben che vada i cagnolini saranno stati adottati 6 anni prima e mal che vada (come purtroppo è già successo) il bambino in questione sarà già morto. Ricordo che il padre di uno di questi bambini, aveva fatto girare la ricerca di sangue in rete e ancora oggi a distanza di anni, questa notizia riappare miracolosamente. Che tristezza per quel padre che rivive ogni volta la sua angoscia e ovviamente ha dovuto cambiare il numero di telefono e che, inconsapevolmente, ha creato seri problemi all’Ospedale dove il piccolo era ricoverato che periodicamente riceve l’assalto di telefonate per il ricomparire della notizia ormai superata e inutile. L’unico vantaggio in questo caso sarà un incremento del numero dei donatori, ma è una magrissima consolazione.
Per evitare questi giri inutili di “bufale” vi invito quindi a piccole ricerche mirate e soprattutto a stare aggiornati sul sito del grande Paolo Attivissimo che seguo da tantissimo tempo e che ha raccolto e analizzato tutte le notizie che corrono in rete scoprendo di volta in volta se è una bufala, un messaggio reale o un vecchio messaggio superato.
Le pagine dove potete fare le vostre verifiche è IL DISINFORMATICO e anche qui SCRIBD dove troverete anche quali caratteristiche ha una notizia per mettervi almeno il dubbio che sia falsa. Io intanto ve ne dico due: se trovate alla fine del messaggio: DIFFONDETE, in quel momento fermatevi e verificate perché è uno dei campanelli di allarme per farvi pensare che qualcuno vi voglia spingere a far girare una bufala e la mancanza di data nella notizia che non vi permette di capire se l’argomento è ancora attuale.
Infine vi ricordo che se, invece, volete diffondere una vera notizia, dovrete inserire nella stessa una data e una fonte verificabile, senza questa accortezza le persone “pensanti” non la diffonderanno.
Se siete arrivati fin qui, senza annoiarvi, sono certa che al prossimo click almeno voi che mi leggete, conterete fino a 10 e verificherete la notizia.
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