Come immaginate sia un’angelo custode e soprattutto, voi credete agli angeli custodi? Io ci credo.
Antefatto: io ho sempre pensato di essere nata perché mia nonna ha fatto un voto. Non ne ho alcuna prova, ma volendo romanzare la mia nascita, forse si potrebbe anche scrivere che mia nonna è morta affinché io vivessi.
La mia venuta al mondo è stata un po’ drammatica. Mi spiego meglio.
Quando sono nata io, soprattutto nelle culture di campagna, i bambini nascevano spesso in casa, e così era stato deciso per la mia nascita. Quando mia madre ebbe le doglie, venne chiamata una levatrice e si iniziarono tutte le procedure affinché io venissi al mondo.
Dopo diverse ore di nascere proprio non se ne parlava, mia madre stava sempre più male e io non volevo uscire. La faccio breve, mia nonna ad un certo punto deve aver capito che le cose si mettevano male, così insistette, nonostante la levatrice non ne ravvisasse ancora la necessità, per chiamare una ambulanza e portare in ospedale mia madre. Così avvenne e io nacqui dopo che a mia madre furono praticate tutte le torture per riuscire a mettermi al mondo. Il motivo per cui non nascevo, era dovuto al fatto che avevo il cordone ombelicale strettamente avvolto al collo quindi si era formata una strozzatura che mi impediva di uscire. Ok, succede penserete. Ma quello che io trovo particolarmente significativo è che, nonostante tutte le ore di travaglio, e il rischio che mi potesse mancare ossigeno e quindi morire o nascere con gravi handicap, nulla è andato male per me. Mia nonna, era devotissima a S. Antonio da Padova, santo al qualche sicuramente ha raccomandato la mia vita. Ma perché un voto? Io ho sempre pensato romanticamente che mia nonna avesse chiesto a S. Antonio che facesse nascere me e piuttosto prendesse lei. Probabilmente questo pensiero mi consola e mi aiuta ad accettare che dopo sei mesi dalla mia nascita, mia nonna è morta nel sonno all’età di 43 anni. E’ bello quindi pensare che questa disgrazia terribile abbia comunque come contropartita che io abbia avuto un angelo custode accanto a me per tutta la vita.
Io non so cosa sono gli angeli custodi, ma sono certa che le persone che sono mancate ci accompagnano per tutta la nostra vita e, per quanto è loro possibile, ci proteggono.
Io sono certa che in tanti casi, dove la mia vita è stata in pericolo, ho avuto fortuna e in alcuni casi, qualcosa fuori da me, mi ha come “avvisato” di cambiare rotta, di fare una cosa diversa, di cambiare percorso.
In alcuni momenti, è come se qualcuno mi avesse “suggerito” di dire una parola a qualcuno che ne aveva bisogno, di chiamare una amica che non sentivo da tempo, di andare in un posto dove non andavo da tempo.

Quello che mi ha colpito di più è il modo in cui vengono descritti gli angeli, la loro funzione, quello che possono e non possono fare. E’ esattamente la descrizione di quello che io ho sempre pensato essere gli angeli custodi. Bene, che ci sia qualcuno accanto a me, o che mia nonna mi protegga dal cielo, non importa, resta il fatto che io mi senta accompagnata nella vita da qualcuno che si prende cura di me e non mi fa inciampare.
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